sabato 20 luglio 2013

Progetto Musical 2013-2014 8° Edizione

Progetto Musical 2013-2014 8° Edizione
Come già annunciato nella presentazione di Chicago Story, ci sono grandi novità nel Progetto Musical della prossima Stagione 2013-2014:
1) L’Accesso al Corso è completamente gratuito.
2) Per accedere al Corso è previsto un a) un colloquio informativo il giorno 17 Settembre dalle ore 17.30 alle 19.30 presso la Sede della Scuola di Teatro Città di Arzignano in via Trento21(dietro la scuola Media Zanella) in cui l’aspirante allievo sarà informato e consigliato su tutto ciò che riguarda il Percorso e lo spettacolo finale.
3) Dopo il colloquio informativo si passerà alla fase successiva: b) una
Audizione (o provino) di Recitazione o Danza o Canto o tutte le tre
discipline insieme (a piacimento del singolo aspirante). L’Audizione avrà
luogo presso il Teatro Mattarello di Arzignano Corso Mazzini 22 il giorno 19 Settembre dalle ore 17 alle ore 21. All’Audizione saranno ammessi solo coloro che hanno sostenuto il Colloquio Informativo.
Gli aspiranti dai 9 ai 12 anni non dovranno sotenere l'Audizione, ma soltanto il colloquio.

Alcuni buoni motivi per iscriversi alla Scuola di Teatro
Potrai imparare a: parlare correttamente, usare la memoria, avere un metodo di studio che ti servirà anche per la Scuola, acquisire più autonomia, a saper organizzare i tuoi tempi, sviluppare la tua socialità, lavorare in gruppo… E inoltre creare insieme agli altri ragazzi uno spettacolo davvero eccezionale, fatto di canto, danza e recitazione!!!!
Pensaci! T’aspettiamo a Settembre!

lunedì 11 giugno 2012

In baule sapienti


TITOLO:   “Il Baule Sapiente”
Produzione: “ Il Mondo alla Rovescia” Associazione Teatrale
Compagnia:  “Il Mondo alla Rovescia”

Ñ° Attori:3  Ñ° Tecnici:1

Genere: Narrazione con musica e animazioni di favole   
Tecnica utilizzata: mimo, narrazione, teatro d’attore, teatro di figura, pupazzi, burattini  
Periodo disponibilità:  da Settembre a Maggio
Durata dello spettacolo: 60’  n° ATTI: 1 (ATTO UNICO) 
Autore:  Roberto D’Alessandro
Fonti:  favole della tradizione europea, sudamericana, asiatica, africana 
Materiali Didattici accompagnatori:  Scheda Operativa di Approfondimento con elenco delle favole           
Regia: Mariangela Gabrieli
Musiche: originali e anche folk sudamericano, afro suonate dal vivo  
Animazioni: Mariangela Gabrieli
Cast: Paolo Rozzi, Roberto D’Alessandro, Mariangela Gabrieli   

Anno di Produzione: 1995- totalmente rimesso in produzione con nuove scenografie e pupazzi nel 2003

Costo:  Euro 850 + IVA (10%)

Altre Note : è uno spettacolo irresistibilmente comico che diverte piccoli e adulti accompagnatori in modo davvero sorprendente. Lo spettacolo può costituire per gli educatori un valido esempio di narrazione animata, utile come stimolo all’animazione teatrale, la lettura espressiva e la drammatizzazione.             
Aiuti su piazza:  Lo scarico viene effettuato da tecnici della Compagnia.
Oscurabilità: no     
FASCIA D’ETA’ CONSIGLIATA: 4- 10 anni


ESIGENZE TECNICHE

PALCOSCENICO: (Misure minime) Larghezza m 6 Altezza m4 Profondità m 5 

GRATICCIO: NO

CARICO ELETTRICO:  minimo 3 kw

DURATA MONTAGGIO: ore 2 

DURATA SMONTAGGIO: ore 1

SERVICE LUCI E FONICA: Autonomi

SPAZI NON TEATRALI (specificare): Aula Magna, Auditorium e saloni  anche se non sono oscurabili.    

ESIGENZE PARTICOLARI:  è indispensabile poter usufruire di almeno di n°3  tavoli necessari per posare i costumi.  I tavoli devono essere sul palco all’arrivo dei tecnici della Compagnia.

Indicazioni e Suggerimenti per un Percorso Didattico

 (riservata agli insegnanti)

Premessa

Lo spettacolo “ Il Baule Sapiente” può costituire per gli educatori  un valido esempio di “narrazione animata”, utile come stimolo per l’animazione teatrale, la lettura animata e la drammatizzazione. Si fa presente che i testi delle favole “rappresentate” non sono stati stravolti: ciò che conta e “come” vengono sviluppati; da questo “come” e cioè la narrazione animata dagli attori, le contraddizioni dei personaggi quale fonte di comicità, l’uso dei dialetti, la comicità popolare, nasce la possibilità di fruire della favola in senso “ teatrale”. E non è poco, se si pensa che il fruitore di questo spettacolo è il bambino che non sa leggere  o per il quale la lettura è stata una recente conquista. 

La “preparazione” dei bambini prima della visione dello spettacolo non è necessaria: le favole presentate sono state sviluppate per la rappresentazione immaginando un pubblico che le ascolta per la prima volta.

Attività per le Scuole Materne e 1° Ciclo   

1-     “La narrazione animata” come stimolo alla lettura
L’insegnante legge ad alta voce una favola mentre un gruppo di bambini la  “anima” col proprio corpo e con oggetti semplici messi a loro disposizione.
L’insegnante avrà scelto con cura la o le favole che dovranno essere lette con la giusta “espressività”. Inoltre avrà preparato un “corredo” di oggetti necessari per completare la “narrazione animata” . Gli oggetti potranno essere pupazzi, burattini oppure oggetti “ impropri” ( Ad esempio, l’elmo di un cavaliere può essere una pentola).
2-“ Le drammatizzazioni incatenate”(Solo per bambini da 6 anni in su)
Dopo aver individuato alcune favole in relazione alla corrispondenza con le angosce, le paure e i desideri nascosti degli educandi, dividere i bambini in gruppi e, seguendo l’esempio di cui al Punto 1, coordinare il flusso espressivo verso un piccolo prodotto compiuto dell’insieme del gruppo classe, mettendo in relazione ogni animazione con la precedente e con la successiva. Aspetto importante delle drammatizzazioni sono gli “ effetti sonori” ottenuti “dal vivo” con percussioni improvvisate, strumenti musicali e oggetti “impropri”.
Approfondimenti
Elenco delle favole narrate e animate

1-    Favola “ La Gobba di Tom” (le favole delle gobbe sono presenti in tutte le culture. Per esempio in quella africana, della quale esiste una versione chiamata “ Le Gobbe di Penda”.
a)      Ricerca: quali sono i folletti dei boschi italiani? Sapresti dire come vengono chiamati i folletti dispettosi nel Veneto? Disegnali.
2-    Favola “ La Gobba del cammello”.
b)     Ricerca: qual è l’importanza del cammello tra i popoli dell’Africa del Nord? Potresti paragonarlo ad un altro animale che tu conosci?
3-Favola “ La gallinella Rossa”
c)     Ricerca: nelle fattorie quali sono gli animali che “lavorano” di più per l’uomo? Le galline, a tuo parere, lavorano per l’uomo? Come?
4-Favola “Topo di Campagna e Topo di Città”.
d)     Elenca le differenze che esistono tra le persone che vivono in campagna e quelle che vivono in città. Fai la stessa cosa con gli animali che conosci. Quali sono le tue conclusioni?
5- Favola “Il Leone e il Topolino”
e)      Elenca le differenze tra un Leone e un Topolino. Secondo te, due persone molto diverse tra loro, possono essere amici? Se sì o se no…prova a dire…perché.
6- Favola “ La Guerra dei coccodrilli”
f)       Ricerca: individua in una carta geografica dove si svolge la favola. Perché i coccodrilli e gli uomini della nave non potevano “andare d’accordo”?  E oggi…uomini e animali, in quella foresta…vanno d’accordo?
7- Favola “ I tre Capretti  furbetti”:  ricordi un’altra favola nella quale tre pacifici e inoffensivi animali riescono a vincere un essere malvagio e più forte con la sola arma dell’intelligenza?

La Gobba di Tom, favola irlandese nella versione raccolta da W.B.Yeats, “Favole irlandesi” edito dalla Newton Compton. La Gobba del Cammello di Rudyard Kipling, versione tratta da “ I Quindici”. La Gallinella Rossa, favola inglese tratta da “ I Quindici”. I Tre Capretti Furbetti, favola inglese, tratta da “ I quindici”. Topo di Campagna e Topo di Città di Gianni Rodari da “ Favole al telefono” edito da Einaudi. Il Leone e Il Topolino di Esopo, tratto da “ I Quindici”. La Guerra dei Coccodrilli di Horacio Quiroga,  versione tratta da “Racconti della Foresta per bambini” edito dalla Rizzoli 

giovedì 29 marzo 2012

Le Fiabe in classe (rivolto alle Classi 4a-5a)

Le Fiabe in classe (rivolto alle Classi 4a-5a)
Premessa
Le Fiabe raccontate in classe costituiscono un ottimo strumento di lavoro.
Considerando la posizione “privilegiata” del Docente, un adulto significativo, ci riferiamo in questa Scheda Operativa alla maestra o al maestro che racconta la Fiaba all’intera classe.
La Fiaba, si sa, possiede una sua struttura logica. Nel seguirla gli allievi imparano la dialettica dinamica Protagonista-Antagonista-Alleato, le sequenze temporali “del prima” e “del dopo”, le relazioni di causa ed
effetto e altri aspetti che contribuiuscono alla formazione di una coscienza della realtà.
Per sfruttare appieno questa opportunità, offerta dalla Lettura della Fiaba in Classe, è importante che il tempo della Fiaba venga tenuto come un momento a sé separato dall’attività didattica ufficiale e che in alcun
modo l’ascolto venga imposto.
Solo così l’ascolto delle fiabe può raggiungere appieno la sua efficacia.

La scelta delle fiabe
Si consiglia vivamente 1) di non scegliere le favole che finiscono “male” (checché se ne dica il finale consolatorio è necessario alla visione e fruizione ingenua del ragazzo) 2) niente fiabe educativo-punitive: troppo simboliche e lontane nel tempo: il loro messaggio può non essere compreso, necessitano di troppe mediazioni. E’ meglio una sana sgridata, chiara, precisa e puntuale ( non si dimentichi che le forme della
comunicazione sono cambiate) 3) Niente fiabe troppo esotiche: si rischia l’incomprensione del messaggio contenuto in esse (un po’ come ascoltare musica cinese per gli occidentali e viceversa).

Il Lavoro con il Gruppo Classe
Proposta Operativa1)Scelta la fiaba tra quelle meno conosciute, la maestra/maestro incomincia a raccontare presentando i personaggi ed i problemi. Agli allievi viene dato l’incarico di trovare una soluzione, ovvero…il finale. Che dopo la fase “orale”, sarà rielaborato per iscritto.
A questo scopo si consiglia di dividere il Gruppo- Classe in piccoli Gruppi(5 o 6 ragazzi)che dovrebbero a) discutere, scegliere in modo condiviso e scrivere il finale. Per scrivere ci vuole una certa padronanza
linguistica: al docente viene lasciata libera scelta su 1) finale orale condiviso (dal piccolo gruppo) 2) finale scritto condiviso 3) elaborazione di un finale in “fumetto” (testo e immagine). E’ possibile stabilire “Squadre” che presentano diversi finali alla stessa fiaba e sottoporre i finali ad un pubblico ideale di lettori (le altre Classi,
per esempio) che potrebbe scegliere la più gradita.
Proposta Operativa2) Produzione di nuove favole rimescolando i Tre elementi fondamentali che le costituiscono.
Combinazione dei Due Elementi oppure di Tre elementi: si tratta di presentare un Binomio Protagonista/Antagonista (Principe/Strega Giovane ragazza/Orco e così via e lasciare ai gruppi la rielaborazione del materiale.

SCHEMA DEI TRE ELEMENTI
Protagonista: è il buono, il personaggio positivo più rilevante(Principe,Principessa ecc.)
Antagonista: è il “cattivo” quello che crea problemi al protagonista (Strega,Matrigna,Drago, Rivale)
Alleato: è colui o colei che aiuta il Protagonista nell’impresa (Fata, gnomo, oggetto magico animale magico ecc)

ALCUNI CONSIGLI UTILI
Le regole del gioco, perché di questo si tratta, di imparare a scrivere un testo di finzione attraverso un gioco, vanno chiarite fin dall’inizio. Cioè se si tratta di fiabe che l’Adulto comincia ed i ragazzi finiscono, come lavorano i gruppi, quanto dura il lavoro ecc.
Ogni Docente può elaborare strategie diverse per ottenere il massimo coinvolgimento e partecipazione attiva degli allievi: ma deve sempre chiarire le regole e dissipare ogni dubbio.
Si consiglia di evitare la “fuga di notizie” da un Gruppo ad un altro al fine di proteggere l’originalità creativa: in questo modo il Docente può apprendere informazioni sulla dinamica del Gruppo classe (sociologiche) e sul sedimento culturale (antropologiche) su cui poggiano e nascono le
rielaborazioni.
E’ importante che il Docente non suggerisca il finale: l’intervento dell’Adulto deve essere limitato all’aspetto “letterario”: per esempio, il cosiddetto “finale consolatorio”, comune a tutta la letteratura popolare, è una necessità “strutturale” quindi deve essere raggiunto. Così come l’insegnante corregge gli errori di sintassi e di grammatica, dovrà “orientare” il Gruppo a trovare il finale felice (purché sia plausibile) Inoltre, la “Lettura Pubblica” delle fiabe, deve essere eseguita quando tutti i Gruppi hanno finito il proprio lavoro: solo così saranno evitate copiature e contaminazioni.
Orientare, stimolare le soluzioni ai problemi che la fiaba presenta: mai fornire le soluzioni. E’ chiaro che i tempi di rielaborazione variano da individuo a individuo, di gruppo a gruppo: sarà il Docente a stabilire, nell’ambito della propria attività “ufficiale” la durata del “Gioco delle fiabe”. Una esperienza intensa e significativa perché creativa. 
Buon lavoro

martedì 24 gennaio 2012

La Compagnia Teatrale “Il Mondo alla Rovescia “ è stata fondata nel 1983 da Roberto D’Alessandro , laureato in Storia all’Università de La Plata (Argentina) e Mariangela Gabrieli , laureata in Scienze Naturali all’Università di Padova , entrambi provenienti da esperienze Teatrali con altri Gruppi sia in Italia che all’estero . L’intento era quello di creare una realtà culturale per ragazzi e famiglie , partendo dalla considerazione che il Teatro diretto a questa fascia di utenti non è un sottoprodotto più o meno scimiottante del Teatro cosidetto serale , ma semplicemente un Teatro specifico . Nei quasi trenta anni di attività , “Il Mondo alla Rovescia “ ha prodotto spettacoli per tutte le fasce di età traendo spesso ispirazione da classici della letteratura avventurosa e fantastica e proponendo tematiche di grande attualità . Tali contenuti sono sempre stati veicolizzati da un linguaggio diretto , comico ed autoironico , ma senza nulla concedere alla retorica dei sentimenti ed evitando cadute espressive edulcorate e qualunquiste. Nel settore didattico , la Compagnia ha condotto in stretto contatto con Scuole di ogni ordine e grado , Biblioteche , Assessorati , Gruppi Parrocchiali , Pro Loco , cooperative sociali , WWF , ed altri enti ed Associazioni , numerosi laboratori, stages, consulenze e corsi di propedeutica al Teatro . Inoltre progetta , produce e confeziona maschere , oggetti , pupazzi , marionette , costumi ed elementi scenografici per se e per altri Gruppi Teatrali , Agenzie pubblicitarie , scuole di danza e Case magiche .

Il Mondo alla Rovescia


Il Mondo alla Rovescia” è un’Associazione Culturale presente nel Veneto da più di 20 anni, inserita nel Territorio e a stretto contatto con Comuni, Istituti Scolastici, Istituzioni impegnate nel Settore Sociale: enti con i quali collabora attivamente organizzando attività teatrali per bambini, ragazzi, giovani e famiglie, gruppi di disabili (Rassegne, Laboratori Teatrali, Corsi di Teatro, Scuole di Teatro).